giovedì 11 aprile 2013

Primarie, metodo svizzero


Sono binazionale, italiano e svizzero. Ogni tanto a casa mi arriva una busta dal mio comune di attinenza in Svizzera con le informazioni per esprimere le mie preferenze ai vari referendum proposti.

Tale busta contiene una scheda per la votazione, una busta ove inserire la scheda per la votazione e rispedirla, un codice segreto di accesso nel caso volessi votare via Internet.

Allegato c'è sempre un opuscolo fatto di 3 parti:

nella prima parte la spiegazione precisa dell'oggetto della votazione.
nella seconda parte le ragioni del comitato promotore spiegate come il comitato intende spiegare
nella terza parte le ragioni di chi si oppone.

Generalmente, per referendum di un certo peso, c'è anche il parere del governo federale il quale sposa una o l'altra causa, magari motivando.

questo opuscoletto, in italiano infinitamente più comprensibile del programma del PD ed infinitamente più pragmatico del programma del M5S, (tralascio il pdl...  se anche il pdl avesse un programma potrei fare un confronto) è fatto di 10-20 pagine, su carta riciclata, disponibile (credo ma non ne sono certo) anche su Internet.

Io, elettore del popolino piccolo piccolo, in mezzora ho letto le motivazioni dell'uno e dell'altro, le eventuali raccomandazioni governative, entro su Internet, metto il mio codicino, ho votato.

votazioni a parte era per dire che fare le primarie con meno fuffa e piu pragmaticità soprattutto in un contesto limitato (amministrazione comunale e/o provinciale) in fondo è possibile, rapido, economico, efficace, rispettoso delle persone.

L'alternativa è il metodo Strescino



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