sabato 23 febbraio 2013

Conclave e condizionamenti ... rigorosamente terreni

Il cardinal Bertone, Segretario di stato (Primo Ministro) del Vaticano, si è arrabbiato. Dopo aver perso la guerra con il Card. Scola (fanno gola i soldi della diocesi di Milano, autonoma amministrativamente), gli spostano il braccio destro promuovendolo nunzio apostolico a Bogotà e nello stesso tempo, danno un segnale forte e chiaro in attesa del Conclave che si sta per aprire. Ed allora l’accusa ai media di voler condizionare l’esito del Conclave.

Questa esternazione, in un certo senso, riporta queste persone alla dimensione umana. Dal 1621 il Papa in Conclave può essere eletto per ”….. "ispirazione" o "acclamazione" (accordo unanime per ispirazione dello Spirito Santo), per "compromesso" (affidando il compito a un ristretto manipolo scelto tra loro), o con "votazioni a schede" (la maggioranza prevista era di due terzi) …” (grazie wikipedia).

Va da se che questa volta lo Spirito Santo sarà assente. Non capisco come, nel caso, potrebbe farsi condizionare. Quindi semplice votazione a maggioranza qualificata (cancellando poi le prove) o accordo tra le correnti.

Ma lamentarsi con i media di voler condizionare l’esito del Conclave è cosa irritante.

Tralascio di riportare quanto trovato, ma è sufficiente usare google con capacità medio-basse come le mie per ottenere per liste infinite di dichiarazioni quando non sono interviste complete in merito alla situazione politica italiana. Dai tempi di Don Sturzo e di Andreotti, il Vaticano condiziona la vita civile del nostro Paese (per limitarci all’Italia). La battaglia contro il divorzio fu epocale. Più recentemente interventi su scuola pubblica e privata e, giusto per farla breve, le esternazioni sulla legge francese relativa alle unioni gay. “l’orlo del baratro” se non ricordo male fu il commento o, per restare in italia il “si con riserva” dell’osservatore romano alla legge che parifica i figli in quanto figli, legge civile, ma che “sdogana” l’incesto, secondo l’organo della santa sede (e curiosamente anche esattamente la posizione della senatrice Binetti, capolista in liguria per la lista Casini).

Ora, è assolutamente chiaro, evidente, provato che il Vaticano condiziona da anni la vita delle persone, credenti o non credenti (sulle quali, visto che non ne riconoscono neppure l’autorità morale, non avrebbe il benche minimo diritto). Ma allora perché le persone credenti o non credenti non potrebbero condizionare il Vaticano usando semplicemente gli stessi strumenti? Onestamente non ho alcun interesse a condizionare l’esito del Conclave, ma se mi va di sentire le tesi di Luzzi, perché non potrei farlo? Finora ha sempre documentato tutto.

Un tempo avevo sogni sulla Chiesa. Una Chiesa che procede per la sua strada in povertà e umiltà, una Chiesa che non dipende dai poteri di questo mondo... Una Chiesa che dà spazio alle persone capaci di pensare in modo più aperto. Una Chiesa che infonde coraggio, soprattutto a coloro che si sentono piccoli o peccatori. Sognavo una Chiesa giovane. Oggi non ho più di questi sogni. Dopo i settantacinque anni ho deciso di pregare per la Chiesa". Card. Martini.

 Mi piace pensare che per lui, lo Spirito Santo sarebbe venuto volentieri a dare una illuminata nel Conclave

1 commento:

  1. Chi condiziona chi? la dichiarazione stizzita del card. Bertone in fondo dice che se si può condizionare un conclave ...

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