domenica 20 gennaio 2013

matematica e truppe cammellate


E' fuor di dubbio che la democrazia è tutto un contare. si contano i voti, si contano i non voti, ci si conta intorno ad un progetto politico, si sottraggono i voti precedenti, si fa la differenza e si canta vittoria a prescindere (Renzi a parte), insomma, piu che politica sembra matematica, ma ad un livello molto basso, giusto le quattro operazioni con qualche percentuale. la democrazia è fatta di cose semplici. sei un malfattore ancorchè probabile? non ti voto non mi fido. sei onesto? magari ti voto. sei onesto e capace? direi che ti voto. Grosso modo tutto il contrario di cosa avviene a casa nostra, in particolar modo nel PDL. E' il partito che ha fatto piu resistenza alla legge anticorruzione ed in queste ore sta vivendo il travaglio di chi pur senza macchia giudiziaria alcuna fa un passo indietro, ma richiama a se tutte le truppe fedeli (parlo dell'on. Scajola che, va riconosciuto, si dimise da ministro senza avvisi di garanzia ne rinvii a giudizio, caso piu unico che raro a mia (corta) memoria) per una conta sul territorio che è uguale (per rimanere sulla matematica di base) a quanti rinunceranno, e chi come l'onorevole Cosentino pur con richieste di arresti sulla schiena, mette sul piatto il "milione di voti che controlla" per evitare la defenestrazione dalle liste (sostenuto dall'on Verdini, pluridecorato delle patrie aule giudiziarie). A parte il fatto che controllare voti, credo (con facoltà di essere smentito) sia un modo di dire che si trova anche sul codice penale, la domanda di matematica semplice è: con Cosentino in lista quanti voti perdo di gente arrabbiata o indignata? piu o meno di un milione? nel primo Cosentino fuori, nel secondo dentro (è la matematica semplice dell'On. Verdini). l'On. Scajola fa un passo indietro ed è un susseguirsi di persone a lui piu o meno legate che "non si ritrovano piu nel modo di fare politica del PDL" e fanno un passo indietro rinunciando alle candidature. Come se il modo di fare politica del PDL fosse cambiato nelle ultime settimane o fossero stati tutti quanti folgorati sulla via di Damasco. E li si andrà a contare ancora una volta. Per creare una corrente? un nuovo soggetto politico? vedremo. Per fortuna tanti di noi hanno poca dimestichezza con la matematica e ritengono chi ha subito anche rinvii a giudizio non un delinquente, ma quantomeno una persona al momento non affidabile per gestire la cosa pubblica, in barba a quanti voti controlla. Non mi risulta che ci siano onorevoli che abbiano firmato documenti con le proprie dimissioni senza data in caso di condanna fosse anche in primo grado (atto di puro valore politico ovviamente).
Chi invece volesse dilettarsi di matematica potrebbe andare qui (http://parlamento.openpolis.it/) e guardare i numeri di presenze ed assenze (si scoprono dati interessanti) in parlamento, oppure cercare tra le attività svolte dai nostri rappresentanti nella corrente legislatura qualcosa che riguardi turismo o floricoltura (ci vuole poco date retta) oppure ancora chi NON ha votato il decreto anticorruzione per assenza o altro...
E' matematica facile, potrebbero farla anche i politici se avesse un senso per loro. Per noi dovrebbe averne molto.

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