domenica 3 marzo 2013

Ristorante CentroSinistra


Per quanto mi riguarda, il tempo di recriminazioni, proteste, mugugni vari è finito. Chi ha voglia di perdere tempo con critiche “a prescindere” e non argomentate a chicchessia, da Berlusconi a Grillo a Bersani, può evitare di leggere questo blog. Mi piace iniziare con idee, proposte, considerazioni senza vendere certezze nel pieno rispetto del titolo di questo blog. 

Per fare una torta o si hanno gli ingredienti o si vanno a comprare. Se si parte dagli ingredienti si sceglie di fare la torta in base a quello che si ha in casa. La soluzione 2 è quella fatta finora. Mi piacerebbe passare alla soluzione 1. Basta con le quote rosa a prescindere. Le competenze non stanno nella papera o nel pisello, stanno in testa e quella l'hanno tutti. Le quote rosa come sono proposte sono solo un escamotage elettorale per prendere voto femminile, ma niente di concreto. 

Andiamo al contenuto, le scatole le abbiamo guardate per troppo tempo senza mai aprirle e torniamo alla torta.

Cominciamo a capire gli ingredienti (competenze) che abbiamo, decidiamo che torta (tipo di proposta politica) fare, mettiamo assieme e vediamo se riusciamo gia cosi a fare una torta o dobbiamo andare al supermercato per prendere il rimanente. Se ci accontentiamo non la mangia nessuno ‘sta torta anche se abbiamo la coscienza a posto di aver fatto tutto il possibile con quello che avevamo ... e poi all'interno delle competenze, uomini e donne. 

Se l’idea ci piace e vogliamo fare le cose per bene, la torta è solo il dolce. Per attirare i clienti ci vogliono anche (poche) portate di qualità. Un paio di primi, un paio di secondi, qualche antipasto ecc. 

Nei ristoranti di qualità, ambiti, di nome, che attirano, ci sono addetti agli antipasti, ai primi, ai secondi, ai contorni… e non è che si fanno sempre le stesse cose. Si fanno esperimenti, si studiano i menù dei concorrenti e si migliorano. Mai e poi mai ci si rifiuterebbe di studiare il menù di un concorrente solo perché è di un concorrente. Uno chef che si comportasse in questo modo, non innoverebbe mai i propri piatti che alla fine, non attirerebbero piu nessuno nel paese se non saltuariamente. 

E se i ristoranti del concorrente notoriamente birbante e puttaniere o di quello che propone menu su ipad, prenotazioni on line o chiama le varietà di spaghetti non tanto come carbonara o amatriciana ma spaghetti 1.0, 2.0 ecc. sono pieni, un motivo ci sarà, inutile sparare sui loro clienti. 

Obiettivo del ristorante è avere clienti del proprio comprensorio fidelizzati, contenti di venire, prodighi di consigli e soprattutto soddisfatti del menù e che spargano la voce. Il comprensorio, per quanto limitato è molto grande (diciamo una provincia) e c’è molto spazio per crescere. 

Naturalmente non si manda via nessuno se non ha prenotato prima, lo si accoglie e si fa di tutto per trovargli un posto a tavola. Se non assaggia quanto siamo bravi non potrà certo tornare. 

Per fare tutto questo occorre prima fare l’inventario degli ingredienti e delle competenze degli chef. In secondo luogo studiare le ricette proponibili nel territorio. Poi è il momento di costruirle. Ed infine si stampa il menù e tutta la pubblicistica, che è attività non meno importante delle precedenti, visto che, come recitava una vecchia pubblicità, vendere torta di mele è una cosa, vendere trionfo di mele in crosta è tutt’altro. 

Prima si fa e prima il ristorante potrà prosperare.

1 commento:

  1. ... Cominciamo a capire gli ingredienti (competenze) che abbiamo, decidiamo che torta (tipo di proposta politica) fare, mettiamo assieme e vediamo se riusciamo gia cosi a fare una torta o dobbiamo andare al supermercato per prendere il rimanente. Se ci accontentiamo non la mangia nessuno ‘sta torta anche se abbiamo la coscienza a posto di aver fatto tutto il possibile con quello che avevamo ...

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