mercoledì 13 febbraio 2013

Grillo e la democrazia diretta

E' notizia di questa sera che Grillo voglia avere il nome del prossimo capo di stato via Internet tramite votazioni on line sul modello delle parlamentarie.

La democrazia diretta è un suo cavallo di battaglia.

Vorrei fare alcune considerazioni:

  • In questo caso mia mamma non potrà esprimersi autonomamente
  • In questo caso la pirateria ovunque essa sia potrà esprimersi autonomamente
  • magari non per tutti, ma almeno per quelli che un pochino ne masticano, chi ne è a conoscenza, potrebbe indicare dove sono pubblicati i sistemi di garanzia (tecniche) per queste votazioni?
  • la democrazia diretta è buona per chi è pronto. Siamo pronti? 
L'ultimo punto lo vorrei approfondire. Democrazia diretta significa che ognuno di noi esprime un voto e la maggioranza decide. In Italia non riusciamo neppure a far questo nei referendum dove, barando, chi tace in realtà esprime una opinione (l'obrobrio del quorum). Il concetto di base della democrazia prevede che ogni persona abbia diritto di esprimersi, e questo è ciò che avviene. Ipotizzare che ognuno di noi sia un Pertini, un De Gasperi, o almeno uno dei nostri Padri Costituenti, trovo sia una visione decisamente ottimista. 

La democrazia rappresentativa ha l'obiettivo di selezionare persone che hanno qualcosa di piu rispetto a noi. Non è che sono estinte e non è che la soluzione è far votare la pancia invece che la testa. Queste persone vanno scovate, trovate, convinte, candidate, elette, aiutate. E ove non facciano il loro lavoro per incompetenza o peggio, semplicemente non vengono pagate. E lo avrebbero sottoscritto loro con atto di valore legale prima di accettare la candidatura. Non servirebbe neppure la modifica della Costituzione che li tutela con il vincolo di mandato. Semplicemente la loro carica è effettiva, ma a mero titolo gratuito. E questa "sfiducia" sarebbe votata, con esempio di democrazia diretta, dal loro collegio. 

Ci vogliono persone che riescono a vedere piu avanti mentre la maggior parte di noi fa fatica a vedere oggi. Storicamente, dopo la rivoluzione francese ed il potere al popolo, ci fu il Terrore, e non credo che fosse un caso. Oggi c'è una democrazia rappresentativa anche in Francia, mentre la forma repubblicana ha retto molto bene.

Apprezzo il tentativo di Grillo di aprire alle nuove tecnologie anche se piu di una volta ha dimostrato di essere piu ideologico che esperto (ricordo le sue posizioni su skype per fare un esempio), ma che gli uomini siano tutti uguali è una pia illusione. Tutti uguali nei diritti, nella dignità, davanti alla legge, ma sul fatto che Grillo sia in grado di scrivere una Divina Commedia, chiedo scusa, ma nutro forti dubbi.

 

1 commento:

  1. La democrazia diretta è per chi è pronto. Noi siamo pronti? Secondo Grillo si. Temo che quando ci verrà chiesto se vogliamo abolire le tasse (al momento argomento vietato per legge ma le leggi si abrogano in democrazia diretta) ci sarà un plebiscito pronti a votare un aumento ... basta che non tocchino le nostre tasche.

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